Langhe-Roero e Monferrato                                                                                                     50°Sito Italiano Inscritto nella Lista del Patrimonio  Mondiale dell'Umanità -Giugno 2014


Il sito designato dall'UNESCO  a Doha il 22 giugno 2014 si sviluppa lungo dolci colline coperte da vigneti a perdita d’occhio, boschi di transizione, inframmezzati da piccoli villaggi di altura e pregevoli castelli medievali e da cantine scavate nella roccia sedimentaria di un antico mare.

All'orizzonte da queste colline poste in posizione centrale nella regione fa da confine la catena delle alpi caratterizzata dall'inconfondibile profilo del Monviso.

In  queste aree  da secoli la viticoltura costituisce il fulcro della vita economica,sociale ed architettonica attraverso la filiera produttiva locale che contempla nel suo insieme tutti gli elementi produttivi (dalla coltivazione, alla produzione, conservazione e distribuzione) e gli elementi storico-insediativi e architettonici (reticolo stradale, città, borghi, nuclei rurali, castelli, chiese)  oggetto di valorizzazione da parte dell'UNESCO.

 

 

Il riconoscimento ottenuto dall'UNESCO è frutto del lavoro di candidatura, che si è avvalsa del coordinamento e del supporto tecnico scientifico del MiBACT,  risultato di un lungo lavoro d’equipe svolto con diversi soggetti istituzionali quali la Regione Piemonte, promotore dell’iniziativa, l’Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, ente di governance, l’Istituto SITI di Torino, con il contributo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e la partecipazione di numerosissimi stakeholders. 

 

Nella sua classificazione il sito è di tipo seriale, ovvero costituito da sei aree (chiamate ‘componenti’) articolate all’interno dei confini delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo e di ventinove Comuni, per un'estensione complessiva pari a 10.789 ettari.

Dal punto di vista geografico, tre aree si trovano nel comprensorio delle Langhe, due in quello dell’Alto Monferrato e una nel Basso Monferrato, aree tutte caratterizzate da una prevalente presenza di colline. 

Nel loro insieme le zone selezionate rappresentano la qualità eccezionale del paesaggio vitivinicolo piemontese e della sua profonda e viva cultura del vino.

Nelle  sei componenti  gli specifici caratteri naturali, antropici e percettivi, che nella loro essenza e nelle reciproche relazioni concorrono a rappresentare i diversi aspetti della millenaria “cultura del vino”,  sono il substrato sul quale si è andato ad stratificarsi il paesaggio attraverso un continuo rapporto tra l’uomo e la natura.

 

E’ stata inoltre definita un’ampia area tampone di circa 76.000 ettari (detta buffer zone) che racchiude le sei componenti e coinvolge oltre 100 territori comunali. Essa ha lo scopo di garantire una maggiore protezione del sito candidato e permette di dare continuità al paesaggio delle singole aree.

Le aree, identificate nella successiva cartina sono:

 

Zona A 

1) Langa del Barolo

La Langa del Barolo” è rappresentativa del sistema sociale, tecnologico e produttivo del vino Barolo in un contesto geomorfologico caratterizzato da colline di media altezza e pendenze moderate. In quest’area si concentrano le aziende storicamente fondate dalla casa Savoia e le tenute dei Marchesi Falletti di Barolo, che curarono le prime sperimentazioni per la vinificazione di quello che diventò “il re dei vini e il vino dei re”. L’area si distingue anche per la presenza di pregevoli borghi di altura caratterizzati dall’imponente presenza di castelli di impronta medievale che caratterizzano fortemente lo skyline.

 

2) Il Castello di Grinzate Cavour

Il “Castello di Grinzane Cavour”, che fu dimora del Conte Camillo Benso, è un monumento di fondamentale importanza per la storia e lo sviluppo della viticoltura e dell’enologia piemontese, ospita un museo etnografico relativo alla cultura del vino e un vigneto sperimentale che presenta una delle più complete collezioni di vitigni a livello europeo.

 

3) Le colline del Barbaresco

Le “colline del Barbaresco” rappresentano la filiera socio-produttiva del vino Barbaresco derivante, come il Barolo, dalla vinificazione di uve Nebbiolo ma con diverse condizioni pedo- climatiche e cicli di invecchiamento. I borghi di Barbaresco e Neive sono i luoghi in cui si sono svolte le principali vicende storiche che hanno portato all’avvio di questa specifica produzione.

 

4)Nizza Monferrato e il Barbera

L’area di “Nizza Monferrato e il Barbera” fa riferimento al sistema sociale, produttivo e tecnologico del Barbera d’Asti. Importante esempio di villanova medievale, Nizza Monferrato ha svolto e svolge tutt’ora un importante ruolo commerciale. L’area altamente rappresentativa dell’ importante fenomeno sociale dell’associazionismo tra viticoltori, includendo la più ampia e strutturata cantina sociale del comprensorio.

 

5)Canelli e l'Asti Spumante

“Canelli e l’Asti Spumante” è testimonianza storica ed attuale di questa produzione vitivinicola derivante da uve Moscato. La città di Canelli rappresenta il più importante centro industriale della zona ed è peculiare per la presenza delle cosiddette “cattedrali sotterranee” vere e proprie cantine monumentali. Nella zona, inoltre, si concentra inoltre una particolare tipologia di architettura vernacolare, i crutin, diffusi nel sottosuolo del borgo di Calosso.

 

Zona B

6)Il Monferrato degli Infernot

Il “Monferrato degli infernot” è una porzione del territorio monferrino caratterizzata da una particolare concentrazione della singolare e pregevole tipologia di architettura vernacolare degliinfernot scavati nella locale Pietra da Cantoni, a completamento del palinsesto dei luoghi del vino caratterizzanti il paesaggio vitivinicolo piemontese. 

 

Per approfondire le tematiche relative al sito si consiglia di visitare :

Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO: whc.unesco.org
Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO MiBAC: www.unesco.beniculturali.it

Commissione nazionale italiana UNESCO: www.unesco.it/cni/
Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte http://www.paesaggivitivinicoli.it